Il numero delle richieste di prestiti alle famiglie è aumentato del +9,3%. Un dato che è sintomo non esattamente di buona salute della nostra economia, ma vediamo di fare il punto. A crescere sono soprattutto i prestiti personali, al contrario delle richieste di mutuo che invece vedono un netto crollo rispetto alla tendenza dello scorso anno, soprattutto per via delle surroghe. Nel 2018 invece la richiesta di prestiti personali degli italiani è schizzata a +9,3%, dato che comunque dovrebbe far riflettere.
Richiesta di prestiti, come stanno le cose
Il 2017 non solo ha visto aumentare la tendenza di richieste di prestiti, ma ha registrato anche alcune peculiarità che sono il sintomo di un’Italia sofferente. Se andiamo a vedere la tipologia di prestiti più richiesta, infatti, si scopre che non sono richieste cifre di grossa entità, quindi magari per fare un acquisto importante, per ristrutturare casa, cambiare l’auto, ma si tratta di piccole e medie cifre, cosa che fa comprendere come le necessità siano quelle di affrontare la vita di tutti i giorni.
Il valore medio registrato dal Crif, infatti, è di 9,005 euro, un valore che comunque, rispetto agli scorsi anni, è aumentato Proprio questo porta a pensare quanto affermato prima. Un piccolo prestito serviva per far fronte a una spesa non programmata, magari la nascita di una bambino che richiedeva dunque l’acquisto di una cameretta. Viceversa un finanziamento importante denotava la necessità di avere un tipo di bene come un’auto nuova, una barca e simili. La richiesta di finanziamento medio basso invece porta alla necessità delle famiglie di arrivare a fine mese e di tamponare a una situazione economica non sempre felice.
Le tendenze positive
Bisogna poi esaminare le cose sotto un altro aspetto. Sono infatti in crescita i prestiti personali, i prestiti ai pensionati, i prestiti a carabinieri e dipendenti pubblici, con un +18,7%. Questa tipologia di prestito registra un valore medio di circa 5.954 euro, e cresce del +11,1% rispetto al 2016 e la tendenza del 2018 è data in aumento.
Distribuzione dei prestiti in base all’età
Provando a fare una sorta di identikit dei richiedenti, si apprende a fare maggiori richieste di finanziamento è la fascia tra i 45 e i 54 anni, con una quota del 25,7% sul totale. A seguire troviamo la fascia tra i 35 e i 44 anni, con il 23,6%. Cresce la fascia degli over 55 che vede un aumento del + 1,1% rispetto allo scorso anno.
Insomma, la tendenza, se per certi versi è ancora considerata negativa, per altri può invece dare un segnale di vivacità e di ripresa, per almeno alcune fasce di popolazione italiana come appunto i dipendenti pubblici.