La cessione del quinto a dipendenti di ditte individuali è una delle modalità di prestito più diffuse nell’ambito di questa particolare tipologia che prevede una trattenuta alla fonte del 20% dello stipendio.
Questo perché l’Italia è piena di piccole e media imprese e, quindi, sono in proporzione tantissime le persone che lavorano in queste aziende, vero cuore pulsante del nostro paese.
Cessione del quinto a dipendenti di piccole aziende, come funziona?
La cessione del quinto a dipendenti di piccole aziende funziona in modo leggermente diverso
La cessione del quinto a dipendenti di piccole aziende, garanzie a parte, prevede in linea di massima lo stesso percorso burocratico delle altre trattenute sullo stipendio da parte dell’ente creditore, inclusa tutta la trafila per vedersi rimborsare la cessione del quinto dello stipendio.
Sul rimborso, c’è da fare una piccola postilla. Non tutti lo sanno, ma ci sono state ben due dichiarazioni della Banca d’Italia, datate 10/11/2009 e 7/4/2011, in cui si afferma che chi estingue il debito in maniera anticipata ha diritto a dei rimborsi che corrispondono alla parte rimanente delle commissioni bancarie e di intermediazione. Ad esempio, se mancano 30 mesi alla fine del tuo prestito, otterrai il rimborso di quanto detto prima calcolato per i due anni e mezzo. Stesso discorso per il premio assicurativo, rapportato sempre al tempo restante.
Proprio perché la ditta individuale non offre le stesse garanzie di attività più grandi e imponenti, potrebbero sorgere delle piccole difficoltà. Ad esempio, è lecito pensare che una ditta individuale offra meno garanzie rispetto a una s.p.a. o una s.r.l. e, quindi, ci sono dei requisiti più stringenti, che vedremo nel prossimo paragrafo.
Requisiti necessari per cessione del quinto a dipendenti di piccole aziende
I requisiti necessari per la cessione del quinto a dipendenti di piccole aziende sono molto più stringenti
La cessione del quinto a dipendenti di ditte individuali è un percorso un po’ più ostico, come abbiamo già avuto modo di ribadire qualche rigo fa. Ciò non vuol dire che sia impossibile averlo ma, semplicemente, bisogna che si rispettino determinati parametri. Fermo restando che ogni banca o ente decide in maniera del tutto autonoma, in linea generale ecco i requisiti necessari.
Il primo aspetto da considerare è l’anzianità dell’attività. Se nel caso di imprese grosse, questo è un aspetto che si dà per scontato, nel caso di attività nate da poco potrebbero sorgere dei problemi perché non hanno uno storico di pagamento o, comunque, è troppo breve. In casi come questi, puoi farci poco o nulla.
Non bisogna dimenticare la residenza: se sei residente in Italia, è più semplice che la tua richiesta è accettata. Una delle condizioni assolutamente fondamentali per la cessione del quinto per dipendenti di ditte individuali è il fatto di avere un contratto a tempo indeterminato che, seppure sottoscritto con un privato, permette di avere delle garanzie ulteriore, rispetto a un rapporto ‘in scadenza’.
E in caso di licenziamento o, comunque, di dimissioni da parte del dipendente? Molto semplice: in questo caso, il datore di lavoro deve versare tutto che gli spetterebbe alla banca, incluso TFR ed eventuali ferie non godute fino a coprire tutto il debito residuo o, comunque, fino alla parte che coprirebbero, appunto, questi soldi.
Calcolare la cessione del quinto per dipendenti di piccole aziende
Ecco qualche simulazione per calcolare la cessione del quinto per dipendenti di ditte individuali
La variabile fondamentale della cessione del quinto per dipendenti di ditte individuali è il TFR, cioè il ‘Trattamento di Fine Rapporto’ tra il lavoratore e il ex capo. Generalmente, il TFR corrisponde a una mensilità per ogni anno.
Per calcolare la cessione del quinto, come evidenziato da prestitisenzabusta.it, è necessario che raggiunga una cifra considerevole, che parta, grosso modo, da almeno 2500 euro ma questo limite si è alzato anche fino ad arrivare al doppio. Dipende molto spesso anche dallo storico personale, dal punto di vista creditizio, del singolo individuo.
Qualche volta, però, puoi trovare degli istituti che variano la soglia minima in base alla quantità di dipendenti a tempo indeterminato che ha la piccola azienda: abitualmente, il minimo è 5 ma se oscilla tra i 6 e i 15 potresti avere più possibilità che la tua richiesta venga accettata.
A priori, quindi, è molto difficile calcolare la cessione del quinto per dipendenti di ditte individuali ma, sicuramente, prima di fare qualsiasi richiesta calcola quanto TFR ti spetta!