In Italia ci sono diverse aziende che sono veramente competitive sui mercati e che ogni anno ottengono risultati brillanti. Uno dei traguardi più ambiti da tali aziende è quello di ottenere la certificazione Top Employer, una certificazione che ha un forte valore verso il mercato, ma anche verso gli stakeholder aziendali, e questo perché dimostra, nero su bianco, quanto l’azienda certificata sia competitiva e così capace di avere sempre un buon flusso di clienti, ma al contempo ne evidenzia anche la capacità di attrarre al suo interno i migliori talenti. Ma come si può ottenere questa certificazione?
Certificazione Top Employers ecco come si ottiene
Non tutti riescono a ottenere questa certificazione e il procedimento per richiederlo ha la durata di circa un anno e mezzo, quindi non si tratta di una cosa esattamente semplicissima e alla portata di tutti. Occorrono, come è facile immaginare, determinati requisiti per far tale richiesta. Per prima cosa bisogna avere almeno 250 dipendenti a livello nazionale e circa 2500 a livello internazionale, e da qui si capisce che la certificazione è aperta praticamente solo alle imprese abbastanza grandi, oppure multinazionali. Bisogna inoltre avere una struttura HR ben definita con tutta una serie programmi già formalizzati, progetti, management e risorse utili per sviluppare e realizzare i progetti. Si capisce quindi che ottenere la certificazione è davvero complicato.
La situazione in Italia
La classifica del 2017 mostra come vi sia circa il 40% di aziende italiane coinvolte nella certificazione, ma il 60% rimane multinazionale. All’interno di questa percentuale si trovano anche diverse aziende storiche che per anni sono state il pilastro dell’economia italiana, come per esempio Automobili Lamborghini (Audi), Bottega Veneta e Gucci. Per quanto riguarda le aree di riferimento, la maggior parte delle aziende certificate fa parte del comparto farmaceutico, con ben 12 aziende, subito dopo troviamo il comparto dell’IT, con 8 aziende, automotive, con 7 aziende e banche, anche loro con 7 aziende. A stupire però è il comparto farmaceutico in forte crescita dal punto di vista delle certificazioni.
Come fanno le aziende a essere competitive
Le aziende che hanno le migliori strategie riescono a essere più competitive sul mercato. Una delle cose migliori da fare è quella di dare una struttura bene organizzata dove ogni comparto abbia un preciso ruolo e dei referenti che si interfaccino tra loro per mettere a punto, di volta in volta, le migliori strategie. Chiaramente non si può prescindere da quello che è il vertice di un’azienda. Il CEO deve avere un certo carisma e delle persone attorno pronte a consigliarlo e sostenerlo. Da non sottovalutare poi gli aspetti legali riferiti all’azienda, motivo per il quale è bene avere una consulenza aziendale continuativa, ovvero dei legali che facciano parte dell’azienda anche se non sono dei dipendenti, ma dei consulenti esterni con un contratto a lungo termine.
Questo perché si ha così la possibilità di affidare le strategie legali aziendali a dei professionisti che conoscono bene come l’azienda opera e agisce sui mercati, non c’è bisogno ogni volta di studiare le pratiche e si può tranquillamente mettere a punto una linea legale che faccia fronte a qualsiasi esigenza del momento, dal recupero crediti ai rapporti commerciali esteri.