Negli ultimi periodi si è spesso parlato di attività di recupero crediti. Per capire meglio dobbiamo capire in cosa consiste questa attività e perché farla.
Ma soprattutto in che modo attuare il recupero e se farlo tramite accordo (definito in gergo tecnico via stragiudiziale) oppure tramite una procedura giudiziale.
Queste sono tutte domande lecite per chi intraprende questa attività e ci sono davvero moltissimi aspetti da comprendere per capire a pieno di cosa si parla. Diversi procedimenti, ma anche tante soluzioni da intraprendere.
Ad esempio ci sono sia lavoratori dipendenti che avviano un’ attività di recupero crediti, sia aziende predisposte per conto terzi. Di solito ci si affida a delle aziende quando si hanno numerosi debitori, come ad esempio un’azienda di fornitura di utenze che può avere tanti crediti insoluti peraltro sparsi su tutto il territorio.
In questo modo uno o più specialisti del settore possono aiutarvi nel recupero crediti insoluti.
Come fare l’ attività di recupero crediti
Sono due i passi fondamentali per recuperare i crediti.
La prima viene definita operazione stragiudiziale, che consiste in un accordo tra i due soggetti con valenza legale. I due possono accordarsi alla presenza di un notaio o di un esperto del settore per capire come gestire il debito. Si può ad esempio rateizzare in due o più soluzioni, in modo tale da accordarsi in maniera che il debitore possa ammortizzare il più possibile il suo debito e in modo tale che il creditore rientri il prima possibile del credito insoluto.
Spesso però questo accordo non può arrivare e dunque si passa ad un procedimento definitivo di tipo giudiziale. In questo caso bisogna sicuramente affidarsi ad un esperto del settore, in modo tale da ricevere i consigli giusti.
Si passa da un’ ingiunzione di pagamento, dove il debitore viene invitato a più riprese a saldare il proprio debito con delle cartelle che hanno valenza legale, fino ad arrivare ad un esproprio coatto dei beni, dove i beni immobili e mobili vengono tolti al proprietario per ripagare il debito insoluto.
Perché avviare l’attività di recupero credito
Spesso quando si contrae un credito nei confronti di un’altra persona si rischia di lasciar correre, evitando l’azione legale. In molti casi ci viene sconsigliata perché una via troppo lunga, soprattutto se si ha a che fare con multinazionali o con enti pubblici. Bisogna però effettuare e attuare ogni procedimento, anche perché altrimenti si rischiano di perdere cifre considerevoli.
In molti casi la mancata risoluzione dei crediti porta ad una perdita di guadagno e si rischia di chiudere un bilancio in passivo non per cause interne, ma per fattori esterni. Negli ultimi anni molte aziende italiane sono state costrette alla chiusura per la mancata riscossione del credito insoluto e dunque per la mancanza effettiva di guadagni. Bisogna sempre intraprendere la via più semplice, n questo caso quella stragiudiziale, in modo da evitare il percorso burocratico.
Ma nel caso non si riesca a risolvere il tutto, basta affidarsi ad un esperto del settore che vi aiuterà ad intraprendere il giusto percorso.
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